La sagra dello stocco e’ senza dubbio la piu’ importante manifestazione che si svolge nel nostro paese,con sempre piu’ partecipanti,che, affollano Mammola il 9 agosto per degustare il nostro piatto tipico,animando con la loro presenza rughe,vineje e piazze . E’ singolare e notevole come l’intraprendenza e l’inventiva delle persone abbia trasformato un semplice cibo,prodotto delle gelide regione nordiche in mari cosi’ lontani consumato da popoli con culture e tradizioni diverse dalla nostre, in motivo d’incontro tra la gente,di festa,di pubblicita’ per il paese,di scoperta e mantenimento di tradizioni. Il mangiar insieme e’ sempre stato un mezzo per conoscersi e solidarizzare; ogni regione ha la sua cucina ,fatta di ingredienti e gusti diversi, che ne rispecchia la cultura ,e che ognuno e’ fiero di far conoscere. Oggi la globalizzazione tende a cancellare queste importanti diversita”,uniformando i cibi e impoverendo i sapori.Il modo di nutrirsi e’ stato profondamente modificato dal passaggio dall’economia agricola a quella industriale,dal consumismo,dal cambiamento dei gusti,e non sempre in meglio e a vantaggio del benessere. Noi, che da sempre mangiamo secondo il modello alimentare mediterraneo,il migliore in termini di prevenzione sanitaria e di tutela della salute,dobbiamo educare le nuove generazioni alla moderazione,alla varieta’,alla preparazione sana e semplice del cibo che le tradizioni
ci insegnano. E,naturalmente, il pensiero torna al nostro ottimo,genuino,ormai mitico stocco mammolese che e’ diventato uno dei nostri vanti e che i nostri locali tipici e le nostre donne cucinano egregiamente. Grande merito va alla Pro loco che nel 1979 che ha intuito brillantemente l’importanza della sagra e’ andata crescendo sempre di piu’ di anno in anno,e l’augurio e’ che continui a crescere e migliorare,e che un numero sempre maggiore di persone la conosca e desideri vederla e prenderne parte. A questo scopo,noi della Pro Loco ,ci prodigheremo sempre piu’ e sempre meglio,con grande impegno e volonta” perche’ la manifestazione e lo stocco abbiano pieno successo e valichino ampiamente i confini del nostro paese e della nostra regione,anche in considerazione dei benefici economici che ne ricadono per la nostra comunita’ .Quale migliore presentazione per noi,di una festa popolare,aperta a tutti,all’insegna dell’allegria e del buon mangiare,
della misura tradizionale che attira la gente nelle vie del nostro borgo medievale.Chi venendo in Calabria,non vorra” ritrovarne il sapore nel piatto di stocco,contribuendo a diffondere le nostre tradizioni,ad allargare i nostri orizzonti culturali con scambi ‘ inter personam’. Festa di tutti e festa d’incontri,in questo nostro vivere quotidiano segnato dal ritrovarsi della sfera pubblica,dal culto dell’individualismo fatto di consumismo,di indifferenza e dall’avvento di una societa” di massa che tende a livellare e a fagocitare ogni preziosa diversita”.Ebbene noi vogliamo privilegiare i contatti umani,custodire e tramandare le diversita’ con i mezzi a nostra disposizione semplici ed efficaci. A testimoniare la storia e le tradizioni lo stocco di Mammola ha avuto il prestigioso riconoscimento di essere stato incluso dal Ministero delle politiche agricole e forestali nell’elenco dei prodotti tipici agroalimentari tradizionali.
Lo stocco e’ diventato un piatto cosi’ comune da penetrare profondamente nella vita della gente,al punto di influenzarne il linguaggio e da essere usato come paragone in alcuni detti,entrati nel lessico comune,e non solo di Mammola ,ma dell’intera Calabria: ‘ti facisti comu n’ala di stoccu’,’si ficiro comu u stoccu’. Si puo’, pertanto, con orgoglio affermare che Mammola e’ e resta per antonomasia il paese dello stocco.
L’ex Presidente
Dr. Giuseppe Agostino